Abbiamo partecipato alla realizzazione di un sistema di concentrazione dell'energia solare che comprende un condotto per assorbire la radiazione solare e il passaggio di un liquido di raffreddamento, una pluralità di specchi parabolici e un tubo di assorbimento per riflettere una porzione della radiazione solare incidente.

Un impianto a concentrazione solare o CSP (Concentrating Solar Power) converte la radiazione solare in energia termica, mediante un concentratore, formato da superfici riflettenti, che dirige i raggi solari su di un ricevitore.

All’interno del ricevitore scorre un fluido che produce energia termica la quale viene poi trasformata in elettricità.

Concentratore e ricevitore formano il cosiddetto collettore solare, dotato di un sistema di tracking che gli fa inseguire il moto apparente del sole.

La possibilità di regolare l’erogazione dell’energia raccolta è una particolare caratteristica della tecnologia CSP che la rende particolarmente più vantaggiosa rispetto alle altre energie rinnovabili.

Le prime centrali solari a concentrazione di grandi dimensioni (fino a 354 MW) sono state progettate nel deserto del Mojave in California.

Le aree in cui si possono realizzare impianti a concentrazione devono presentare particolari peculiarità territoriali e climatiche. Per esempio, un km² di terreno deve essere in grado di produrre 100-130 GW/h di elettricità solare in un anno. Non soltanto gli Stati Uniti ma anche la parte meridionale dell’ Europa - quindi l’Italia e la Sardegna - l’Africa del Nord, il Medio Oriente, la Cina e l’Australia sono zone adatte per l’installazione di queste centrali.